Bucarest si è rivelata essere piena di sorprese. Nello scorso articolo vi abbiamo raccontato la città a grandi linee, parlandovi del centro storico e dei principali monumenti.
Il quartiere di Lipscani è ben noto per i locali e la vita notturna. Noi disorientati dal fuso orario come fossimo a Melbourne, ci siamo andati di giorno. Durante le ore di luce la via è praticata da netturbini e turisti americani in pensione. Ne è valsa sicuramente la pena: abbiamo così scoperto un vero e proprio gioiello.
L’edificio che ospita la Libreria Cărtureşti Carusel fu realizzato all’inzio del XX secolo da una ricca famiglia di banchieri, che ne fece la sede centrale di una banca (strano). Dopo essere diventato un magazzino generale, lo spazio cade in decadenza verso gli anni ’90. Nel 2015, dopo 5 anni di lavori di restauro, la struttura viene finalmente riaperta al pubblico.
Attualmente ospita una libreria spettacolare. Gli interni sono belli da togliere il fiato e sono pieni di libri ricercati e oggetti curiosi, oltre ad una sezione megagalattica dedicata alla musica, alle riviste e agli articoli di cancelleria. A questo punto le nostre strade si dividono, ognuno per la sua strada, ci rivediamo all’uscita quando avremo dato fuoco a tutte le nostre risorse finanziarie.
Gius è ossessionato dagli articoli di cancelleria: penne, matite, pennarelli, quaderni, agende, taccuini… Qualsiasi cosa. Casa ne è piena. Potremmo scrivere i sette volumi dell’Enciclopedia delle Scienze Fisiche Treccani, per ben quattro volte ed in 12 colori diversi, senza aver bisogno di materiale aggiuntivo. La collezione, ogni qual volta ne capita l’occasione, continua a crescere. È più forte di lui, ma in fondo è una persona buona. Fra è attratto dai volumi dedicati ai maestri della fotografia. Cose impegnative insomma.
Alla cassa domandiamo per un pagamento rateizzato. Ci domandano se abbiamo visitato la caffetteria. – Fermi tutti: la caffetteria? – Questo è il paradiso allora. Rimediamo immediatamente; all’ultimo piano tante cose buone e belle (sempre meno della cancelleria naturalmente). Facciamo una seconda colazione prima di andarcene, che non guasta mai anche se sono le 13.
Per una questione di pudore, temporeggiamo dieci minuti prima di iniziare a pensare al pranzo. Lipscani è coerente con lo spirito di quartiere notturno; di giorno infatti, se ti viene fame, puoi tentare di cavare le formiche sotto ai sassi. L’unica cosa che riusciamo a trovare aperta è una Wursteleria bavarese (ci aspettiamo una querela da parte dell’Accademia della Crusca).
Nel pomeriggio, intendiamo visitare l’altra sede di Cărtureşti, tra l’altro molto vicina all’hotel che ci ospita. Naturalmente ce ne siamo accorti tardi che era vicino, solo dopo aver percorso il Cammino di Santiago in edizione rumena.
La via che porta alla libreria è piena di murales; mentre una ragazzina costringe sua madre a fotografarla in pose da Instagram ci accorgiamo di un fatto molto curioso. In passato, deve essersi verificato un evento del calibro dello Scisma d’Oriente tra il Comune di Bucarest e gli elettricisti della città. Grovigli di cavi elettrici ovunque.
La seconda sede di Cărtureşti profuma di storia e possiede un carattere molto raffinato. Anche questo edificio è gigantesco e c’è da perdersi. Ai piani superiori una sezione spettacolare dedicata ai bambini (e anche un po’ a noi probabilmente). La struttura ha uno spazio esterno in cui è allestito un bellissimo bar. Ci fermiamo a bere una spremuta di arancia per darci un tono.
Prima di rientrare in hotel facciamo tappa in uno dei tantissimi panifici della città. Le botteghe hanno uno sportello in vetrina da cui si possono acquistare direttamente i prodotti. Oltre al pane vendono diversi dolci tipici. Selezioniamo quello dall’aspetto più malsano per rimediare all’aranciata di prima. La signora alla cassa non capisce mezza parola di inglese ma va a colpo sicuro. Acquistiamo una specie di ciambella probabilmente fritta e immersa nel grasso di gnu, con un ripieno cremoso: buonissima!
La nostra avventura in Romania continua nel prossimo racconto,
I vostri WOM!