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Un grande alveare a New York: il Vessel

Il grande alveare di New York è, in realtà, una nuova e fiammante architettura di Manhattan, situata tra la 30esima e la 33esima strada, sulla sponda ovest dell’Hudson River. In America abbiamo visitato il Vessel, questo il vero nome assegnato temporaneamente alla struttura, facendoci un’opinione riguardo alle polemiche suscitate fin dall’inaugurazione.

Quando abbiamo visto il Vessel per la prima volta, siamo rimasti colpiti; ci è sembrato un’oggetto davvero suggestivo ed intrigante. La superficie in acciaio al bronzo cambia colore a seconda dell’ora e delle condizioni meteorologiche, contrastando i toni del grigio, blu e verde degli altri edifici. Contrasto forse è la parola migliore per descrivere l’audacia di questo progetto, firmato dal designer britannico Thomas Heatherwick che lo definisce uno spazio pubblico tridimensionale. Una volta all’interno, lo stupore diventa incontenibile e più si sale, più aumenta; è come percorrere una visione di Escher.

Il grande alveare di New York ha una struttura a nido d’ape e componenti realizzate in Italia. Registra un’altezza di 46 metri, 2500 gradini e 80 piattaforme panoramiche incastonate tra i grattacieli posti tra Midtown ed il fiume Hudson. La sua funzione di osservatorio è comunque secondaria rispetto al ruolo che svolge all’interno del contesto urbano. Un po’ come definire la Tour Eiffel una semplice antenna…

Si tratta di un nuovo tipo di landmark, un approccio innovativo al design degli spazi urbani; un anfiteatro monumentale che domina la sottostante piazza-giardino, con una presenza fisica ed un carattere tale da non essere “schiacciato” dalle altezze vertiginose degli edifici circostanti. Il Vessel entra nell’immaginario collettivo in virtù del suo fattore emozionale, si afferma come altra icona contemporanea di Manhattan, punto di snodo di un progetto generale più ampio.

Fin dai suoi primi giorni, gli sono stati assegnati diversi nomi, grazie ad un contest lanciato sul web, in attesa di una scelta definitiva. Noi l’abbiamo ribattezzato il grande alveare di New York, qualcun altro si è dimostrato più creativo, soprannominandolo Shawarma, ovvero, il kebab!

L’accesso alla labirintica scalinata è gratuito, basta registrarsi sul sito selezionando un orario preferito. Superata la coda, ci si accorge che al centro esatto del livello inferiore, un gruppo di persone si accalca per scattare una foto già diventata virale. Dalle terrazze più alte, l’opera si rivela in tutto il suo sviluppo vorticoso, come un futuristico pozzo a gradini indiano.

Il nostro viaggio a New York continua…

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