Come avrete capito, scattare foto è una delle nostre passioni più forti. Tra i mille impegni quotidiani cerchiamo di ritagliare un piccolo spazio per lo studio e l’arricchimento personale; ci interessiamo alle tecniche e la storia della fotografia. Spesso ci facciamo consigliare dei manuali che acquistiamo o scambiamo con gli amici.
L’altro giorno eravamo alla ricerca di un libro in particolare, basato su un metodo grafico di presentazione dei contenuti: testi ridotti all’osso e tante immagini. Su Amazon, nonostante pensavamo certe cose succedessero solo nei film horror, l’articolo non era disponibile. Siamo allora costretti a levarci le beneamate pantofole e ad uscire di casa.
Consultiamo l’oracolo di Google per un elenco delle librerie in zona. La più vicina risulta essere la Feltrinelli in Piazza Gae Aulenti. Ci andiamo ma anche lì il libro è esaurito. Ci rimandano a quella tra Viale Pasubio e Viale Crispi.
Il negozio si trova all’interno di un bellissimo edificio, spacchettato a Dicembre 2016: la Fondazione Giacomo Feltrinelli. Il progetto è firmato dal noto studio internazionale di architettura Herzog & De Meuron.
Per raggiungerla, dalla piazza, impieghiamo esattamente 5 minuti a piedi, 4 facendosi portare in braccio da Fra. Per chi invece non vivesse in zona la stazione metro più vicina è “Monumentale” (Linea Lilla).
Entriamo in libreria e ci guardiamo intorno; poco dopo, con un piccolo aiuto da parte della commessa riusciamo finalmente a trovare il libro! Cerchiamo un posto più tranquillo per iniziare a sfogliarlo. Ci consigliano di salire al quinto piano per approfittare della sala lettura della biblioteca.
Cogliamo l’occasione per visitare il resto dell’edificio; prendiamo le scale (perché l’estate è vicina). Al primo piano uno spazio polifunzionale ben attrezzato per ospitare eventi artistici e proiezioni. Al secondo e al terzo uffici, al quarto non ci è dato sapere (immaginiamo ci rinchiudano quelli che non rispettano il silenzio in biblioteca). Poi ripensandoci, siccome non andremo al mare prima di agosto, arriviamo al quinto piano in ascensore.
Un posto azzeccato per un momento di ricerca o di studio lontano dalle solite polverose biblioteche, una pausa dal caos cittadino in uno spazio placido ma stimolante. Ci godiamo ogni singola pagina del libro. L’atmosfera è quella giusta per iniziare a scattare qualche foto.
L’ora del pasto è vicina, il brontolio dello stomaco di Gius inizia ad irritare la bibliotecaria. Optiamo per un pranzo al piano terra, al bar della Fondazione. Dopo aver mangiato anche i bambini della signora seduta al tavolo accanto facciamo due passi nel cortile.
Il programma del pomeriggio prevede due possibilità. Opzione numero uno, trascorrere il resto della giornata in giro per la città a fare cose e ad incontrare gente; opzione numero due, tornare a casa e rimpossessarsi delle pantofole. Lasciamo il beneficio del dubbio…
Al prossimo lunedi,
i vostri WOM!
Fondazione Giacomo Feltrinelli
Viale Pasubio, 5 ( Metro Lilla – fermata Monumentale)
20154 Milano
www.fondazionefeltrinelli.it
4 comments
Less is more, but inclined.
La deformazione professionale è però di questo tono: come ottengono (in Italia) superfici cosi lisce e diedri cosi precisi e collimati? Terrorismo in cantiere? Profluvio di denaro? Progettazione ossessiva compulsiva?
E dire che l’interno sembra anche intimo ed umano.
Profluvio di denaro, senza dubbio 😛
ma anche ossessione compulsione, un pochino, sì
[…] vi è nuovo è perché abbiamo già visitato qualche loro progetto: il Caixa Forum di Madrid e la Fondazione Feltrinelli a […]