Vi è già capitato di vedere la foto di un amico immerso in uno scenario da Alice in Wonderland? Sui social ce ne sono diverse ormai. Possiamo rassicurarvi del fatto che né il vostro amico né tantomeno noi abbiamo fatto uso di sostanze allucinogene. C’è una mostra di funghi giganti a Milano! L’abbiamo visitata insieme all’edificio che la ospita: la nuova Torre della Fondazione Prada.
È stata un’esperienza straordinaria che ha superato di gran lunga le nostre aspettative!
Informazioni pratiche
La Torre fa parte del complesso della Fondazione Prada, in Largo Isacco 2, a Milano ovviamente. I percorsi degli autobus sono sempre troppo volubili a nostro avviso, per questo preferiamo la metro: linea gialla, fermata Lodi TIBB. Seguiranno 10 minuti a piedi che di certo non fanno male.
La Torre non ha una propria cassa; per acquistare il biglietto bisogna rivolgersi allo sportello generale dell’edificio dorato, davanti al Bar Luce. Il costo per visitare la Torre è di 10€. Se l’ascensore non funziona (come è capitato a noi), avete diritto ad un piccolo sconto e ad una bombola di ossigeno.
L’architettura della Torre
Siamo venuti per la mostra dei funghi giganti, ma la Torre si è rivelata il vero pezzo forte. Varrebbe la pena visitarla anche se fosse vuota! Progettata dallo studio internazionale OMA è stata inaugurata ad aprile 2018. La costruzione in cemento bianco si sviluppa come un volume curioso e cangiante per un’altezza di 60 metri. I nove piani accolgono sei sale espositive e alcuni servizi per il visitatore (bar/ristorante, terrazza panoramica…).
Ogni piano è diverso dagli altri così come l’esposizione delle grandi vetrate, pensate come visiere sulla città di Milano. Oltre all’impianto planimetrico varia anche l’altezza dei soffitti: una dimensione crescente da 2,7m fino ad 8m!
Le opere custodite
Oltre alla mostra dei funghi giganti, la Torre ospita altre esposizioni; alcune delle quali molto accattivanti. Tutte le opere fanno parte del progetto Atlas, frutto del dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant.
I celebri Tulips di Jeff Koons si trovano al secondo piano: enormi tulipani colorati in accaio inox, simili a palloncini gonfiabili.
Al terzo piano, tre fiammanti Chevrolet Bel Air del 1955 in un’installazione di Walter De Maria (Bel Air Trilogy).
Il bar/ristorante
La punta di diamante della visita è senza dubbio la sala bar/ristorante, che occupa il sesto piano del nuovo edificio. Gli interni sono la perfetta combinazione tra opere d’arte, design sofisticato e vista mozzafiato. Basti pensare che una parte degli arredi è originale del “Four Seasons Restaurant” di New York del 1958, progettato da Philip Johnson.
La terrazza triangolare non ha bisogno di complimenti; il panorama su Milano è assolutamente inedito e mozzafiato!
La mostra dei funghi
Forse ci siamo dilungati, ma la mostra dei funghi giganti si trova al nono piano. Era necessario procedere per ordine e accompagnavi nell’ascesa della torre. Se siete stati fortunati (come noi) ci sarete arrivati a piedi! La sala VI è completamente dedicata a Carsten Holler.
Vi chiederanno di entrare in un corridoio buio e di farvi guidare dal corrimano: panico. Sembra banale ma non lo è. In pochi casi ci sentiamo così disorientati e completamenti immersi nell’oscurità. L’effetto di Gantenbein Corridor è di grande impatto emotivo.
Superato il corridoio, finalmente, eccoci nel Paese delle Meraviglie di Alice: Upside Down Mashroom Room. La specie dei funghi è Amanita Muscaria, tanto appariscenti quanto velenosi. Vi ritroverete in un mondo fiabesco, capovolto e onirico.
Resistere ai selfie sarà impossibile …
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche quello sulla Fondazione Prada, sull’Osservatorio o sul Bar Luce.
Al prossimo lunedì,
i vostri WOM!